
Fin da sempre militante in politica e organizzatore di cultura, ha lavorato da giovane presso le case editrici Laterza e De Donato. Tra i fondatori dell’Istituto Gramsci pugliese, è stato anche libero docente in Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Bari. È stato deputato del PCI, nonché direttore prima e presidente poi della Fondazione Istituto Gramsci di Roma.
Studioso di filosofia e di storia contemporanea, è autore di numerosi saggi e monografie.
Conobbi Emilio Colombo all’inizio degli anni Ottanta attraverso Ferdinando Ventriglia che allora dirigeva il Banco di Napoli. (…) Negli ultimi dieci anni della sua vita crebbe fra noi una vera amicizia, rallegrata dalle cene in casa di Marisa D’Elia e Raffaele Garramone, allestite con grande premura, calore e affetto. Colombo era curioso del modo in cui riflettevo sulla storia del comunismo italiano, anche alla luce del nuovo quadro politico che ci vedeva schierati dalla stessa parte. Io ero attratto dal modo in cui lui, un protagonista politico di prima grandezza dell’Italia repubblicana, ne ripercorreva le vicende col suo eloquio pacato e fluente in cui le parole, mai scelte a caso, scandivano il racconto con la lucidità di chi aveva piena consapevolezza storica dell’opera compiuta.
(…) Non credo che fra gli uomini di governo italiani e europei vi sia una figura paragonabile a quella di Colombo per l’intimo intreccio fra politica nazionale e politica europea, politica economica e politica estera che ha caratterizzato la sua biografia politica. Una biografia illuminata, fin da quando giovanissimo sottosegretario all’Agricoltura era stato tra i protagonisti della «riforma stralcio», dalla consapevolezza della dimensione europea delle politiche nazionali. Il nesso europeo della politica italiana ha costituito fin dal Risorgimento il banco di prova delle classi dirigenti e il criterio per misurarne la capacità o l’incapacità di declinarlo propulsivamente. L’opera politica di Colombo si iscrive fra quelle che in questo solco, fra alterne vicende, hanno lasciato un segno.